Crederci. Crederci sempre.

Il mio Idolo, il mio Campione è un ragazzo che ha faticato un casino per arrivare dov’è. Il mio idolo è Dragan. Dragan mi ha insegnato a lottare e a stringere i denti per ottenere quello che voglio. A non mollare mai. Dragan mi ha insegnato molte cose. Purtroppo non mi ha insegnato come fare per arrivare in alto nella pallavolo. E sta sera non va bene per niente! Non va bene un cavolo. Prima sognavo ed ora sono con i piedi per terra, anzi con il culo per terra. Ho paura di non arrivare in alto. Paura di non riuscire a vivere di pallavolo. Io ci metto tutta me stessa ma il fatto è che delle volte lo sconforto prende il sopravvento. Io amo la pallavolo e do tutto per arrivare in alto. Se mi dicessero scegli tra un futuro da riccona senza fare niente con il culo tutto il giorno su una poltrona o la pallavolo, sceglierei la pallavolo. Perché amo farmi il culo per arrivare ad essere titolare. Amo correre 5 minuti che poi diventano 10. Amo quella sensazione di non farcela più e quel respiro che spezza la fatica. Amo avere le maglie blu scure per il sudore perché quel sudore vuol dire impegno. Amo questo Sport e ho il terrore che un giorno debba abbandonarlo.
Ma nella mia testa non c’è solo questa paura, c’è anche e soprattutto la consapevolezza che sudando e lavorando sodo potrò arrivare in alto. E non vedo veramente l’ora.
Devo crederci, crederci sempre. Devo stringere i denti e dare il 110%. Da adesso in poi VIETATO MOLLARE.

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Si ricomincia.

Domani ricomincio ad allenarmi dopo un’estate un po’ così.
Un’estate in cui ho capito molte cose, soprattutto come va il mondo. Più o meno.
Il fatto è che le persone ormai si sono abituate talmente tanto a questa vita piena di cose superflue che scordano le cose più semplici.
È diventato un mondo in cui se vuoi essere qualcuno devi uniformarti alla massa e perdere il senso di ciò che sono le cose veramente belle. Come una notte in spiaggia a vedere le stelle, il sorriso di un bimbo o il sole al mattino.
È diventato un mondo in cui se vuoi fare successo l’unica cosa da fare per essere sicuri di sfondare è leccare il culo. E a me un mondo così non piace.
La pallavolo è l’unico sport “fuori dal mondo” in cui l’essere figlio di, non conta.
Nella pallavolo se vuoi arrivare in alto devi lavorare, lavorare e lavorare.
La pallavolo è un mondo pieno di cose belle, di cose semplici e di persone oneste. Persone che sono andate avanti grazie a sacrifici e amore per questo sport.
Sta per iniziare una nuova stagione, di sacrifici sono pronta a farne e amo da morire questo sport. Speriamo vada tutto bene. Speriamo di riuscire ad arrivare dove voglio fra un po’ di anni, di arrivare in Nazionale e magari far sognare quest’Italia. Le mie mani son d’accordo e non vedo l’ora di riabbracciare quella palla.

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In ogni singolo battito sento l’eco dei passi fatti per arrivare fin qui.

Quando stai per mollare fermati un attimo e pensa al motivo per il quale hai resistito fino ad ora.
Pensa fino a dove vuoi arrivare non al tragitto, stingi i denti e vai avanti, rimboccati le maniche e non avere paura di cadere.
Quando ciò che desideri diventerà realtà porta una mano al cuore e senti in ogni singolo battito l’eco di ogni passo compiuto per arrivare fin lì.
E non preoccupati se avrai qualche cicatrice, non c’è vittoria senza sconfitta, non c’è gioia senza dolore.

Passo dopo passo.

L

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La cosa che ti rende più felice è la consapevolezza che ogni giorno, sudando e lavorando sodo, fai un passo avanti nella lunga scala che ti porterà, salendo, molto in alto.
Passo dopo passo arriverai in cima all’olimpo, dove ogni cosa, ogni piccolo particolare è oro. Ma prima di arrivarci è necessario compiere un cammino nel quale imparerai valori veri, come la semplicità e la trasparenza. Un cammino dove imparerai a trovare e spostare i tuoi limiti fino a poter dare il massimo, per te e per la squadra. Quel cammino è duro, una di quelle salite di cui non si vede la fine, va affrontata con coraggio, forza e voglia. Voglia di arrivare in cima per scoprire cosa ti aspetta dopo tanta fatica, voglia di dimostrare soprattutto a te stessa che ce l’hai fatta. Riuscire a migliorare, capire fin dove arriva il proprio “talento” così da poterlo modellare e rifinire nel miglior modo possibile. Questo è il mio obbiettivo, la mia sfida. La vincerò.

Ci riuscirò.

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Riuscirò a fare di questa passione la mia vita.
Riuscirò a trasformare il sogno in realtà.
Riuscirò ad indossare quella maglia azzurra.
Ci riuscirò perché io non mollo.
Ci riuscirò perché credo in quello che posso e so fare.
Ci riuscirò perché per la pallavolo farò qualsiasi sacrificio.
Ci riuscirò perché ci proverò.

Piccoli Attimi.

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La pallavolo è fatta di piccoli attimi.
Ogni istante passato con quel pallone rende la tua vita un po’ più magica.
Entri in palestra e intorno a te si crea una specie di aura, come una piccola armatura che distrugge tutti i problemi esterni.
Ti infili quella maglia che con tanto sudore ti sei guadagnata e ti prepari rispettando tutti i tuoi riti. Adesso sei pronta per entrare in campo, con la consapevolezza di potercela fare, con la convinzione di riuscirci. La partita non finisce finché l’ultima palla dell’ultimo set cadrà a terra, e tu farai di tutto perché questo non accada. Ti butterai su ogni pallone anche facendoti male, ma non importa, perché nessuna ferita potrà ostacolare la tua voglia di vincere.
E quando salirai sul gradino più alto, con l’oro al collo e le lacrime agli occhi, potrai essere orgogliosa di te stessa, perché non hai mai mollato, hai stretto i denti e hai creduto in te.
Questo chi ama la pallavolo lo sa. Io lo sto imparando. Ci riuscirò.

Grazie.

Anche quando tutto va storto, quando litighi con le persone a cui tieni di più e ti sembra di rimanere sola, quando ogni cosa sembra scomparire e ogni luce sembra spegnersi, la pallavolo c’è.
Lei c’è stata tutte le volte che mi sono sentita persa. Tutte le volte che qualcuno di importante mi ha voltato le spalle.
C’è stata quando una persona speciale, molto speciale, purtroppo se n’è andata.
C’è stata quando avevo bisogno di qualcuno e non c’era nessuno.
Lei è la migliore amica che non ti deluderà mai. Lei sa essere speciale.

L’aria che respiro

Sono stesa sul letto di camera mia, con lo sguardo fisso su quelle cose che tanto mi fanno sognare, su quelle cose che fanno parte della mia infanzia e mi ricordano la mia passione.
C’è il pallone che mio padre mi ha comprato in una calda estate Croata, quel pallone che ha fatto migliaia di chilometri assieme a me toccando ogni campo di beach volley.
C’è la mia sacca che pesa un casino non tanto per la divisa, le scarpe e la borraccia, ma per gli oggetti che porto con me come portafortuna perché sono regali di persone speciali.
Ci sono le foto e le maglie dei miei campioni che ogni sera guardo sognando di diventare un giorno un idolo per qualcuno che amerà la pallavolo come la amo io adesso.
Ci sono le parole scritte dalle persone che più stimo e adoro. Quelle parole che se lette con attenzione e passione possono farti scendere una lacrima per il semplice fatto che sono scritte con il cuore. Quelle parole che mi danno tanta forza.
Questa è la mia camera, questa è la mia vita, quello che respiro ogni giorno, quello per cui lotto e lotterò.

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Amo tutto questo.

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Vorrei dire a tutte le persone che credono che non abbia una vita sociale che la pallavolo è di per se una vita.
È vero, non sono come tutte quelle cotonate e sempre perfette.
Preferisco il sudore al trucco, le scarpe da ginnastica ai tacchi, lo scotch allo smalto. Preferisco avere i lividi piuttosto che gioielli. Mi piace sentire applausi per un punto fatto non per una minigonna troppo corta. Adoro mettermi quelle maglie fino alle ginocchia e le porto con orgoglio. La coda di cavallo fa parte della mia quotidianità. Amo il silenzio del palazzetto non il rumore delle piazze affollate da miriadi di ragazzine. Preferisco una partita ad una serata in discoteca.
Io sono così, ognuno è libero di scegliere quello che vuole fare della sua vita. Io ho scelto la pallavolo. E ne vado fiera.

La mia corazza

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Quelle maglie che ogni volta sono sempre troppo lunghe, quelle maglie che ti arrivano alle ginocchia, quelle maglie che hanno asciugato miliardi di volte tutto il sudore di chi da tutto per la pallavolo. Quelle maglie che hanno visto lacrime, sacrifici e gioia di chi le ha indossate. Quelle maglie ti danno la piena consapevolezza di far parte di una squadra, ti fanno sentire orgoglioso, potente. Quelle maglie sono tutto quello che desidero.